#TERRAROSSA
Il progetto TERRAROSSA: Il Grand Canyon delle Murge, promosso dal Comune di Spinazzola, sostenuto dalla Regione Puglia e organizzato dal Patto territoriale Nord Barese/Ofantino, nasce con l’intento di valorizzare il patrimonio di archeologia industriale delle Cave di bauxite di Spinazzola, espressione unica del patrimonio materiale e immateriale della Puglia. Le cave, non più utilizzate per il processo produttivo, costituiscono una testimonianza storica del lavoro e della cultura industriale presenti sul territorio regionale.
L’iniziativa rientra nel più ampio programma “La Murgia abbraccia Matera”, un calendario di iniziative turistico-culturali che la Regione Puglia metterà a disposizione di Matera 2019.
ULTIME NEWS
 
13/03/19 - Avvistata una troupe di National Geographic nelle cave
Avvistata una troupe di National Geographic nelle cave

Stupore e meraviglia per lo spettacolo delle miniere dismesse di Spinazzola

Uno spettacolo di forme e colori che ha lasciato a bocca aperta la troupe del National Geographic: la bellezza delle cave di bauxite di Spinazzola conquista anche gli esperti documentaristi della natura, a Spinazzola per girare un reportage all'interno delle miniere 'rosse' ormai dismesse.
La troupe, giunta dalla Scozia, sta preparando un servizio che sarà trasmesso sui canali del gruppo e pubblicato sulla nota rivista naturalistica e scientifica.

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25/01/19 - Open the future! Inizia l’anno straordinario di Matera 2019
Open the future! Inizia l’anno straordinario di Matera 2019

Inizia l’anno straordinario di Matera 2019

Oltre 50mila persone si sono riversate in strada per festeggiare il 19 gennaio la cerimonia d’apertura dell’anno straordinario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Tre giorni di festa che hanno fornito un’anteprima di quello che vedremo declinato lungo tutto il corso dell’anno. Tanti i momenti clou di una cerimonia durata in pratica 72 ore e partita già da venerdì 18 con Matera Alberga e le installazioni d’arte di Filippo Riniolo, Dario Carmentano e Alfredo Pirri nei rispettivi alberghi Locanda di San Martino, Le dimore dell'Idris e Corte San Pietro.

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13/11/18 - La Grande Bellezza
La Grande Bellezza

L'incanto delle cave di bauxite affascina il mondo della moda.

In questi giorni presso le Cave di Bauxite di Spinazzola è stato realizzato uno shooting fotografico per il lancio della nuova campagna pubblicitaria di un noto marchio di abbigliamento femminile
L'agenzia napoletana LOVESTUDIO ha scelto proprio le Cave di Bauxite di Spinazzola come location ideale e ambientazione suggestiva per la comunicazione Primavera Estate 2019.

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04/04/18 - La “magia” della terra rossa spiegata ai ragazzi
La “magia” della terra rossa spiegata ai ragazzi

Un percorso didattico-esperenziale alla scoperta della storia e delle qualità della bauxite.

Proseguono a scuola le attività di Terrarossa, il progetto di valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale delle Cave di bauxite di Spinazzola, espressione unica del patrimonio materiale e immateriale della Puglia.  promosso dal Comune di Spinazzola, sostenuto dalla Regione Puglia, e realizzato in collaborazione con il Patto Territoriale Nord Barese/Ofantino e il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con il patrocinio della Fondazione Matera Basilicata 2019.


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17/02/18 - #terrarossa: il Gran Canyon delle Murge, un progetto che valorizza le cave di bauxite
#terrarossa: il Gran Canyon delle Murge, un progetto che valorizza le cave di bauxite

Il progetto verrà presentato a Barletta

Lame e doline, dalle mille sfumature di giallo, giallo-rossastro, fino al rosso, rosso-bruno e al bruno-azzurro. Atmosfere intense in un luogo di assoluto fascino, oltre che un itinerario di grande interesse geologico nel cuore dell'Alta Murgia, in un paesaggio segnato dal carsismo, con profondi inghiottitoi: siamo nel "Gran Canyon delle Murge", che è anche il titolo del progetto promosso dal Comune di Spinazzola e sostenuto dalla Regione Puglia, nato con l'intento di valorizzare il patrimonio di
archeologia industriale delle Cave di bauxite di Spinazzola, espressione unica del patrimonio materiale e immateriale della Puglia.

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07/10/17 - La Murgia abbraccia Matera entra nel vivo
La Murgia abbraccia Matera entra nel vivo

Sottoscritto il disciplinare tra Regione e Comuni

Firmato il disciplinare tra Regione Puglia e i Rappresentanti istituzionali degli otto comuni pugliesi coinvolti nel programma 'La Murgia abbraccia Matera' e finalizzato a regolare i rapporti e gli impegni in vista dell'appuntamento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il progetto coinvolge i comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza, Ginosa, San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto con l'obiettivo di creare progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale dismesso, attraverso inedite forme di

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LE CAVE DI BAUXITE
Foto: Archivio Cappiello - Tratto da: Ricerche speleologiche - anno 2006 nr. 1
Le Cave di Bauxite, definite la “terra rossa“, si trovano in agro di Spinazzola a poca distanza dal castello medievale del Garagnone, lungo la strada tra Castel del Monte e Spinazzola e sono comprese nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Le Cave di Bauxite sono state attive dal 1950 al 1978, costituendo per molti anni uno dei più importanti giacimenti in Italia e rappresentando un importante fattore per lo sviluppo del territorio. Il materiale estratto veniva trasportato su camion al porto di Trani, dove veniva imbarcato alla volta di Porto Marghera, sede degli stabilimenti per la lavorazione dell’alluminio.
Dai primi anni ’80 l’attività di estrazione della bauxite pugliese diminuì a causa della forte concorrenza di materiale proveniente dall’ Africa, più puro e estraibile con costi inferiori e avvenne quindi che le cave di Spinazzola furono chiuse.
Le cave di bauxite esistono ancora oggi e rappresentano un luogo di assoluto fascino oltre che un itinerario di grande interesse geologico nel cuore dell’Alta Murgia, in un paesaggio segnato dal carsismo, con doline e profondi inghiottitoi.
LA VALORIZZAZIONE
Obiettivo del progetto è quello di creare un sistema integrato di archeologia industriale e attrattori minori che potrebbe aprire una nuova prospettiva di sviluppo del territorio ed espansione dei flussi legati al turismo culturale, ambientale ed escursionistico attorno al magnete Castel del Monte.
Il progetto si articola in diversi interventi:

A) Pianificazione e promozione itinerari turistici integrati
L’intervento consiste in un’analisi preliminare e in attività di studio, ricognizione, censimento e catalogazione scientifica del patrimonio di archeologia industriale “Cave di bauxite”, individuando ipotesi di fruizione e valorizzazione integrata del sito e degli attrattori culturali, paesaggistici e rurali del territorio circostante.
La mappatura dei siti e degli attrattori culturali e paesaggistici consentirà l’ideazione di possibili itinerari turistici integrati e di attività collaterali.
Fondamentale il processo di condivisione mediante la creazione di una rete di operatori locali per la programmazione di attività di fruizione attraverso forme di slow tourism e di turismo naturalistico.
A completamento dell’attività di pianificazione e studio di itinerari turistici, sarà proposta l’idea di un percorso sensoriale con tappa finale alle Cave di bauxite, per l’occasione location di un suggestivo concerto al tramonto.
L’attività di ricognizione e pianificazione degli itinerari porterà all’individuazione esatta del percorso tradotta graficamente e riportata in un depliant, ideato e stampato per l’occasione, distribuito nei principali punti di interesse (scuole, info point, esercizi commerciali più rilevanti).

B) Organizzazione laboratori ludico-didattici per bambini “La terra rossa”
L’intervento mira a favorire la conoscenza del sito e della sua storia, ripercorrendo le tappe della scoperta del giacimento e le successive fasi relative ai processi di produzione nelle cave di bauxite , al contempo, a promuovere la salvaguardia delle cave da fenomeni di degrado ambientale e la valorizzazione delle stesse quali esempio di risorsa geologica. Attraverso gli School Lab si sperimenteranno formule innovative di approccio al bene culturale e ambientale per la comprensione dei suoi molteplici significati, stimolando l’apprendimento attivo attraverso la pratica e il coinvolgimento dei bambini/ragazzi con tecniche, anche ludiche, differenziate in base all’età dei partecipanti.
L’organizzazione dei laboratori didattici seguirà la metodologia del “gioco-escursione” prevedendo una serie di incontri teorico/pratici in aula e attività da svolgersi all’aperto, direttamente in ambiente naturale con l’obiettivo di sostituire la visita guidata di tipo tradizionale con un'attività di esplorazione divertente, autonoma e interattiva.
Inoltre, i testi e i materiali prodotti per l’attività didattica potranno essere in seguito pubblicati e diventare patrimonio degli operatori culturali locali.

C) Pianificazione di azioni di comunicazione e promozione
Le attività riguardano la messa a punto e la realizzazione di una campagna di comunicazione e promozione del patrimonio culturale e ambientale oggetto dell’intervento e dei relativi servizi attivati, con la duplice finalità da un lato di promuovere il le attività presso i possibili fruitori, dall’altro di stimolare ulteriore domanda di fruizione del patrimonio culturale/ambientale del nostro territorio, nel pieno rispetto della compatibilità ambientale. Sotto quest’ultimo aspetto, le attività previste dal presente progetto si integrano con quelle già svolte per il territorio di riferimento da operatori locali ed in particolare dall’Agenzia per l’Occupazione del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino.

D) Organizzazione seminario “Memoria ed emozione: conservazione, valorizzazione e rigenerazione del patrimonio industriale”
L’intervento mira a diffondere procedure, metodi e pratiche conoscitive, progettuali e gestionali nel campo del patrimonio industriale in un quadro di cooperazione tra gli operatori economici, culturali e i diversi attori istituzionali. Saranno previsti interventi di architetti indirizzati alla progettazione e al recupero di edifici industriali, storici dell'industria, progettisti e allestitori museali, che rappresentano figure cardine per la promozione del turismo industriale.
Obiettivo del seminario è quello di verificare la fattibilità di un progetto di valorizzazione riguardante il sito industriale dismesso, l'ambiente, il paesaggio e le infrastrutture, le fonti documentarie e archivistiche, i macchinari e le attrezzature, i saperi produttivi e importanti aspetti della storia tecnica, sociale ed economica più direttamente collegati alle vicende del patrimonio industriale.
MAPPA
Cave di Bauxite
Località Senarico, SP138
76014 Sinazzola (BT)

Lat: 40.986928
Long: 16.181906
SPINAZZOLA
Spinazzola sorge all'estremo lembo della provincia di Barletta-Andria-Trani, ai piedi delle Murge Pugliesi, su un territorio collinare di circa Km. 23 di lunghezza e Km. 9 di larghezza, a 435 metri sul livello del mare. Confina con la Basilicata della quale per qualche tempo ne ha fatto parte. Spinazzola è un territorio ricco di acque sotterranee, infatti l'acqua tornando in superficie attraverso crepe delle rocce, ha dato origine a diverse sorgenti quali:, Pilone, Raica, di Rolla, Gadone Turcitano, S. Francesco, Casalvecchio, Accannata Paredano.

Ha origine, nel secolo III a. C., presso una "STATIO ROMANA" ubicata sulla Via Appia a 12 miglia da Venosa e denominata "Ad Pinum". Il nome, secondo alcuni, deriva da "ex pino solo", da cui "Espinosolo" quindi " Spinosolo" ed infine "Spinazzola". Altri storici invece ritengono che il nome "Ad Pinum" si sia trasformato nel 1125 in "SPINACIUM CASTRIUM" per diventare poi, coi Normanni, "SPINACIOL... Continua a leggere » Ha origine, nel secolo III a. C., presso una "STATIO ROMANA" ubicata sulla Via Appia a 12 miglia da Venosa e denominata "Ad Pinum".
Il nome, secondo alcuni, deriva da "ex pino solo", da cui "Espinosolo" quindi " Spinosolo" ed infine "Spinazzola".
Altri storici invece ritengono che il nome "Ad Pinum" si sia trasformato nel 1125 in "SPINACIUM CASTRIUM" per diventare poi, coi Normanni, "SPINACIOLAE CASTRIUM" che molto più tardi ha assunto l'attuale forma "Spinazzola".
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d. C.) fu preda delle varie orde dei barbari e dei Vandali, fu teatro della lunga guerra tra Bizantini e Goti, indi subì le invasioni dei Longobardi, Saraceni, Ungari, Unni, Normanni e Svevi. Intorno al 1100 i Templari vi fecero costruire il primo Ospedale della Puglia, per poter curare i cavalieri feriti provenienti dalle Crociate.
Nel 1735 per grazia ricevuta dal Re di Napoli Carlo III di Borbone ottenne il titolo onorifico di "Città", quindi diventò un soggetto giuridico vero e proprio, investito di potestà civili e istituzionali.
Nel 1811 Gioacchino Murat decretò il distacco dalla Basilicata e il passaggio di Spinazzola alla provincia di Terra di Bari.
MATERA 2019
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera è un luogo speciale, che scatena in tutti pensieri ed emozioni profonde. Qui si prende coscienza degli elementi fondamentali del cosmo e delle fragilità dell’esistere, dei cicli della vita e della morte e dei processi naturali. Qui il vuoto e il pieno, il suono e il silenzio, le tenebre e la luce sono parte di un tutto armonico che lega indissolubilmente l’uomo alla natura: dalle grotte scavate dell’altipiano murgiano al Centro di Geodesia Spaziale, che domina il medesimo altipiano, senza soluzione di continuità.
Per questa armonia del vivere e del resistere, concreto esempio di resilienza ieri come oggi, Matera si candida in nome dell’intero Sud d’Italia, del sud d’Europa e di tutti i sud del mondo, per esprimere e rappresentare le culture dimenticate, quelle che hanno chiavi e valori profondi per sbloccare una situazione di crisi - economica, culturale, sociale - da cui le culture dominanti non riescono a uscire.
Partendo dalla straordinaria esperienza insediativa di Matera, dalla tradizione millenaria che costituisce il patrimonio della nostra città, che è stata capace di risollevarsi da una condizione tanto degradata da sfiorare la barbarie (come quella rivelata al mondo nel secondo dopoguerra dalla denuncia di Carlo Levi), rovesciando il suo dilemma e trasformandolo in una potente opportunità in meno di cinquant’anni, intendiamo lavorare insieme per creare un nuovo “abitante culturale”, ovvero un cittadino responsabile e consapevole che intende la cultura quale bene comune primario, somma etica di saperi umanistici, scientifici ed economici.

Matera 2019 è un'opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perchè "accessibile a tutti"; aperta "nei confronti dei pensieri e delle sensibilità"; aperta perchè "disponibile al dialogo".

Insieme, in 5 passaggi.

1. Futuro remoto
Matera ha mantenuto pratiche economiche, sociali e culturali che oggi sono le radici di un modello di sviluppo europeo condivisibile, che recupera la modernità delle antiche pratiche ecologiche e di un'economia agricola basata sulla condivisione. Il vicinato e il co-working. Il rito della Festa della Bruna e il centro di Geodesia spaziale. Qui si vive da ottomila anni, è il momento di pensare a prossimi mille.

2. Radici e percorsi
Matera e la Basilicata sono state e sono terre di passaggio, scambio e trasformazione. Dagli antichissimi percorsi e riti ciclici della transumanza alle influenze della Magna Grecia, di Roma, bizantine, longobarde, arabe, normanne e sveve. Dalle immigrazioni alle emigrazioni dei (giovani) lucani sparsi nel mondo, minoranza altrove. Uscire dal falso e costruito ed entrare nell'autentico di "wild Basilicata".

3. Riflessioni e connessioni
Ci candidiamo per dimostrare che arte, economia, abitare, ambiente sono un tutt'uno. La nostra non è una candidatura di grandi eventi, ma di cittadinanza culturale, che consenta ogni giorno di fare incontri sorprendenti e di immaginare nuovi modelli di vita, cultura ed economia. Ad esempio, il tempo, che a Matera scorre più lentamente, l'ambiente fisico di Matera, che ci incoraggia a ripensare le cose ab initio e a considerare questioni esistenziali e valori fondamentali.

4. Continuità e rotture
L'esodo dai Sassi negli anni '50 e '60 è diventato l'emblema di una rottura, di una crisi, di un collasso della comunità, ma insieme simbolo di una capacità della comunità materana di resistere e riadattarsi e continuare a vivere dopo mutamenti improvvisi. Il percorso di ricucitura non è affatto completato. Vogliamo riuscirci insieme all'Europa, offrendo i Sassi come luogo di sperimentazione di nuove tecnologie, di economie e modelli di residenza, facendo della città un laboratorio per tutta la comunità creativa europea.

5. Utopie e distopie
Matera intende rappresentare sé stessa come città-simbolo di tutte le culture dimenticate, di tutti i Sud del mondo, portatori però di valori che possono sfidare e rimettere in questione le risposte ortodosse (e perlopiù inefficaci) alla crisi europea, sviluppando progetti che creino valori sia economici che etici, al fine di produrre un nuovo modello di sviluppo culturale e sociale. Insomma, Matera cerca di sondare i temi più difficili della vita urbana del XXI secolo e di dare un risposta concreta, fatta di buone pratiche. Un'utopia indispensabile.
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Con il patrocinio di:
Progetto realizzato da:
Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese Ofantino
Via Guglielmo Marconi, 39
76121 Barletta (BT)
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